La coltivazione delle piantine di cannabis è un processo affascinante che richiede attenzione, pazienza e conoscenza. Dalla germinazione dei semi fino alla crescita delle piantine, ogni fase è fondamentale per ottenere piante sane e produttive. In questo articolo, esploreremo i primi stadi di vita della cannabis, fornendo consigli utili per una coltivazione di successo.
La Germinazione delle piantine di cannabis: Il Primo Passo
La germinazione è il primo e più delicato passo nella coltivazione della cannabis (vedi i nostri semi di cannabis).
Si tratta del processo attraverso il quale il seme della piantina di marijuana inizia a svilupparsi, dando vita alla radice primaria e successivamente al fusto e alle prime foglie.
Una corretta germinazione garantisce una crescita vigorosa e riduce il rischio di problemi nelle fasi successive.
La germinazione è il processo in cui il seme si apre e inizia a sviluppare la radice primaria. Per ottenere un tasso di successo elevato, ecco alcuni metodi efficaci:
- Metodo del tovagliolo di carta: Mettere i semi tra due fogli di carta assorbente umida e conservarli in un ambiente caldo e buio (20-25°C). Dopo 2-7 giorni, appariranno le prime radici.
- Germinazione in terra: Piantare direttamente il seme in un piccolo vaso con un substrato leggero e umido, evitando di esporlo a troppa luce.
- Uso di dischi di torba o lana di roccia: Soluzioni pratiche per una germinazione controllata.
La Crescita delle Piantine di Cannabis
Dopo la germinazione, la pianta di cannabis entra nella fase di piantina (seedling), caratterizzata dalla comparsa delle prime foglie seghettate. In questa fase è importante:
- Luce adeguata: 18-24 ore di luce al giorno, preferibilmente con lampade LED a spettro completo.
- Irrigazione moderata: Il terreno deve essere umido ma non fradicio, per evitare il marciume radicale.
- Temperatura e umidità controllate: Mantenere una temperatura di 22-26°C e un’umidità intorno al 60-70%.
- Substrato leggero: Terreno arioso e ricco di sostanze nutritive leggere, per permettere alle radici di espandersi facilmente.
Nutrienti e Concimazione
Con la crescita, le piante di cannabis richiedono un apporto bilanciato di macro e micronutrienti.
Durante la fase vegetativa, è preferibile un fertilizzante ricco di azoto (N), mentre in fioritura si aumenta il fosforo (P) e il potassio (K). L’uso di compost organico o tè di compost migliora la disponibilità di nutrienti nel terreno.
Un eccesso di fertilizzanti chimici può causare accumuli di sali dannosi. L’uso di chelati naturali, come l’acido fulvico e umico, migliora l’assimilazione dei minerali.
La concimazione fogliare è utile per correggere carenze rapidamente. È fondamentale sciacquare il substrato nelle ultime settimane per evitare residui nei fiori.
Problemi Comuni e Soluzioni per le piantine di cannabis
Le piantine di cannabis possono affrontare alcune difficoltà, tra cui:
- Stretching eccessivo: Se la piantina cresce troppo in altezza e appare debole, significa che non riceve abbastanza luce. Avvicinare la fonte luminosa può risolvere il problema.
- Foglie ingiallite: Segnale di eccesso d’acqua, carenza di nutrienti o sbalzi di temperatura. Regolare l’irrigazione e controllare il pH del terreno.
- Muffa e parassiti: Mantenere una buona ventilazione ed evitare ambienti troppo umidi aiuta a prevenire problemi come muffe e attacchi di insetti.
Passaggio alla Crescita Vegetative
Dopo 2-3 settimane, la piantina diventa una pianta giovane e entra nella fase vegetativa, crescendo in altezza e sviluppando più foglie e rami. A questo punto è possibile trapiantarla in un vaso più grande e iniziare una concimazione più intensa.
Coltivare piantine di cannabis richiede attenzione e dedizione, ma con le giuste cure, si possono ottenere piante sane e rigogliose. Controllare illuminazione, irrigazione, temperatura e nutrizione fin dall’inizio è essenziale per garantire una crescita ottimale e un raccolto abbondante.
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